TONY ESPOSITO
La musica di Tony (il cui vero nome è Antonio) Esposito è ispirata a sonorità provenienti da molti Paesi del mondo, mescolate con ritmi tribali e melodie tipiche della musica partenonea.
L’originalità del suo approccio si può ritrovare nell’invenzione di strumenti unici come il tamborder, suono onomatopeico di uno dei suoi più famosi brani, “Kalimba de Luna”, di cui i Boney M. pubblicarono quasi contemporaneamente una cover in lingua inglese.
Prima di affacciarsi all’attività discografica in proprio, Toni (Tony) Esposito ha contribuito, durante gli anni settanta, al “sound ritmico” di diversi artisti italiani quali: Pino Daniele, Edoardo Bennato, Alan Sorrenti, Juan Lorenzo, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Gino Paoli, Roberto Vecchioni, Francesco Guccini, Eugenio Bennato, Claudio Rocchi, Mauro Pelosi. Insieme a Tullio De Piscopo, James Senese, Joe Amoruso, Rino Zurzolo e Fabio Forte, ha contribuito a coniare il termine “blues metropolitano ” che trova uno dei punti di massima espressione artistica nell’album di Pino Daniele Vai mò del 1981. Questo gruppo di già citati musicisti, insieme a molti altri dell’hinterland partenopeo (fra i quali Ernesto Vitolo e Gigi de Rienzo, Robert Fix, Mark Harris), verranno considerati per molti anni i capostipiti ed i punti di riferimento della cosiddetta “Napoli-power “(il nuovo sound blues – rock metropolitano ove si innestano funky-jazz e world-etnica).
Negli stessi anni ed in quelli a seguire Esposito ha collaborato con diversi musicisti internazionali tra i quali: Don Cherry, Paul Buckmaster, Don Moye, Gato Barbieri, Eumir Deodato, Brian Auger, Gilberto Gil, Eddie Blackwell, Billy Cobham, Moncada, Gema Quatro, Seydou Kienou, Naná Vasconcelos e molti altri ancora.
Nel 1975 esce il suo primo LP da solista con l’etichetta discografica Numero Uno: Rosso Napoletano. L’anno successivo esce il suo secondo LP: Processione sul mare.
Dopo l’uscita del suo terzo album, Gente distratta, nel 1977, gli viene assegnato il Premio Critica Italiana della Musica.
Nel 1978 pubblica il suo quarto lavoro discografico, La banda del sole (con etichetta Philips), che prelude alla sua partecipazione al “Montreux Jazz Festival” con il jazz-rock group italiano Perigeo (Tommaso-Biriaco). Due anni dopo (1980), è ancora ospite al “Montreux Jazz Festival” con una sua formazione, il “Tony Esposito Group”.
Nel 1982 compone per Domenica in (RaiUno) la sigla “Pagaia” (inserita nell’album Tamburo – etichetta Bubble); è l’inizio, per lui, di un boom discografico. Finisce il momento sperimentale ed inizia la composizione di musica più commerciale. Infatti, per due anni di seguito, vince Un disco per l’estate, nel 1984 con Kalimba de luna (inserita nell’album Il grande esploratore – etichetta Bubble”) e nel 1985 con As To As (contenuta nell’album Tony Esposito, sempre per la medesima etichetta discografica).
Alla fine del 1985 riceve il “Premio critica discografica” con “Kalimba de Luna” per gli oltre 5 milioni di copie vendute nel mondo, ed il prestigioso premio “Disco d’oro” in Venezuela/Benelux.
JUAN LORENZO
Chitarrista flamenco, si è guadagnato un posto privilegiato nel panorama concertistico europeo.
Compie gli studi musicali a Siviglia sotto la guida di Miguel Perez e Mario Escudero, dove subito si esibisce nei tablaos e nelle fiestas più importanti della città. In vent’ anni di attività, ha tenuto circa 2000 concerti, collaborando con alcune delle figure più prestigiose del flamenco internazionale.
Importante e fondamentale per la carriera solistica è il concerto per l’Università de Sevilla nella sede della piu grande istituzione al mondo ossia per la “Cattedra de Flamencologia”.
Da sempre particolarmente attento alla didattica flamenca, ha pubblicato numerosi saggi su riviste di settore, libri e metodi sulla chitarra flamenca, oltre a diverse incisioni discografiche tra cd e dvd distribuite in Europa, Stati Uniti e Giappone ecc…. e docente al Conservatorio di Terni con la 1° cattedra di Chitarra Flamenca ufficialmente riconosciuta in Italia (Triennio-Biennio).